Passate le Feste, nonostante restrizioni e difficoltà varie ed eventuali, per aiutarvi alla ripartenza con slancio ed ottimismo abbiamo pensato di stilare un piccolo elenco di buoni propositi per il nuovo anno, che speriamo possa essere utile.
Crearsi uno schedario, di quelli seri.
Non occorre molto, bastano quei catalogatori di cartone che si trovano dovunque, una confezione di crystal (per intenderci, quelle bustine trasparenti formato A4 con i buchi a lato per fissarle, appunto, nel catalogatore) e delle etichette adesive.
Trovate un criterio vostro secondo il quale archiviare carte, cartine e cartellette e mettete tutto lì:
non fate come al solito che poi quando vi chiedono questo documento o quell’altro e voi “mah, non so, mi pare che quest’estate fosse arrivata una raccomandata, ma se non ricordo male la ritirò zia Maria perché quel giorno io non c’ero e forse… la buttò nel camino. E comunque zia Maria è morta e quindi non ne ho idea…”
Fate altrettanto con le password.
D’accordo, non siamo tutti Bill Gates, ma dovete farvene una ragione: è il 2022, non il 1022. Ormai viaggia tutto così, per app, nome utente, password e codici OTP. Tutto.
Esiste sempre il caro vecchio foglio di carta, se avete paura di perderle nel PC o nel telefono: le scrivete tutte lì e poi il foglio lo mettete in un posto sicuro (dove la zia Maria non possa trovarlo).
Perchè tutto si fa online, dalla richiesta degli assegni famigliari alla verifica dei tributi e non, ed il consulente del lavoro non è un hacker o il mago Otelma. Piuttosto che cercare di recuperare la password per accedere ad un sito della Pubblica Amministrazione è meglio tentare di dividere le
acque del Mar Rosso con un solo sguardo, a quel punto.
Per quanto possibile, mettetevi sempre nei panni degli altri.
Che non significa farsi mettere i piedi in testa, intendiamoci: “mettersi nei panni degli altri”, cioè sforzarsi di comprenderne le difficoltà, si traduce in un sicuro ritorno di vita più facile per noi stessi.
Un esempio sono appunto i due buoni propositi che vi abbiamo suggerito prima: avere subito a disposizione i documenti necessari e le chiavi per accedere alle varie banche dati che vi riguardano, significa pratiche svolte più velocemente e meno corse affannose all’ultimo minuto da un ufficio all’altro (o anche solo da un cassetto all’altro).
Si mette nei panni del datore di lavoro il dipendente, che comprende quanto questi ultimi due anni siano stati difficili; quanto restare a galla per molte imprese, senza licenziare nessuno, si sia rivelata un’impresa titanica: e forse qualche sacrificio, per riuscire a tenere su la baracca tutti insieme, si può fare senza paura di rinunciare a diritti inalienabili.
E si mette nei panni del dipendente il datore di lavoro, che non può pensare che troppi sacrifici imposti ai lavoratori non possano poi tradursi in continue proteste, assenteismo di ritorsione e, in definitiva, crollo di produttività e fatturato.
Questo ci e vi auguriamo: che sia un anno di solidarietà e collaborazione. Un anno di crescita per tutti.
Buon lavoro, amici lettori
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