Anche quest’anno è giunto Natale: e come ogni anno si pone il problema, per imprenditori e dipendenti, della temutissima cena aziendale per scambiarsi auguri e piccoli doni.
Senza la pretesa di essere esaustivi, vorremmo proporre un piccolo vademecum per evitare che quella che dovrebbe essere un’occasione di festa e di stacco dalla quotidianità delle incombenze lavorative si trasformi invece in una tragedia epica da cui scaturiranno rancori eterni ed altrettanto eterne risatine sotto i baffi.
Se siete la Apple di Steve Jobs a Cupertino allora va benissimo decidere di fare questa cena nei locali aziendali: perchè sicuramente ci sarà, fra le mille stanze a disposizione, anche un salone relax di 600 mq abbellito da dipinti di Pablo Picasso, le poltrone ergonomiche progettate da Le Corbusier e le pareti di cristallo che danno su un parco esterno dove si trova una piscina riscaldata con idromassaggio in grado di accogliere almeno 6o persone.
Ma se invece siete la Fratelli Pautasso & C “Serramenti in alluminio dal 1985”, ed il locale più grande ed allegro che avete a disposizione è lo spogliatoio degli uomini, con gli armadietti scardinati perchè qualcuno dimentica sempre la chiave del lucchetto, le panche di legno su cui un dipendente ha inciso “W la Juve” e vista sulle toilette alla turca… ecco, in quel caso sarebbe meglio optare per la più semplice delle pizzerie. Quella “Da Nando” dietro il parcheggio aziendale va benissimo.
“Chiamo una ditta di catering e faccio fare tutto a loro”. Oppure “Perchè non prepariamo ognuno qualcosa e lo portiamo?”.
Mal ve ne incolga. Al mondo ci sono:
Ma la pizzeria “Da Nando” non è meglio? Così ognuno prende quello che vuole?
Alle cene aziendali natalizie (ma non solo quelle natalizie) si ha grande, grandissima cura, di nascondere il proprio alcolismo. Vi sembrerà che, con quel goccio in più, tutti i colleghi saranno più simpatici e “dai, in fondo è una brava persona anche il ragionier Filini”.
In realtà il ragionier Filini non ha toccato neanche l’aperitivo analcolico alla frutta servito ad inizio pasto ed ha, nascosto sotto il berretto da Babbo Natale, un sistema audio e video che registra ogni vostra parola ed azione: non più tardi dell’Epifania avrà già diramato su Whatsup l’immagine di voi trasportati in sedia a rotelle verso l’auto mentre cantate “Tu scendi dalle stalle”. E la userà per convincere il capo che non siete i più adatti a ricoprire il ruolo di Project Manager: mentre il più adatto è lui, Filini.
È per quello, che ride, Filini: non perchè in fondo è una brava persona simpatica. E con lui ride la signorina Silvani: quella palpatina in amicizia non l’ha gradita. E la prima volta che incontrerà vostra moglie al supermercato avrà cura di buttarle lì che, insomma, è stata proprio divertente questa cena.
Buon lavoro, amici lettori.
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