C’è una vecchia filastrocca di Renzo Pezzani dedicata al lavoro, che recita così:
Oh, si, chi lavora è felice!
Lo dice il martello, lo dice
la pialla, la vanga, la sega,
ché, lavorando, si prega.
Chi ‘non lavora è scontento
ha l’animo torbido e cupo
e se lo guardi, spavento!
gli vedi due occhi da lupo.
Siamo abituati a guardare al lavoro come mezzo di sostentamento. Un obbligo a cui si deve sottostare per poter portare a casa la famosa pagnotta.
Il lavoro come fonte di stress e preoccupazione, il lavoro che “intralcia” la vita di tutti, la quale, se non fosse per il lavoro, sarebbe immensamente più felice.
Se poi svolgiamo un lavoro che non ci piace, che non abbiamo scelto e non è quello dei nostri sogni la situazione peggiora ancor di più.
Eppure il lavoro non si riduce a ciò, anzi. Il lavoro è un servizio che l’individuo rende alla società tutta: senza le persone che lavorano il mondo non starebbe in piedi.
Questo appare evidente se si parla di medici, ad esempio, argomento quanto mai sulla cresta dell’onda da molti mesi, purtroppo.
Oppure di spazzini, conducenti degli autobus, badanti.
In realtà però ogni lavoro o professione si traduce in un servizio agli altri, anche quando non appare così evidente: rendono un servizio la commessa di un negozio, l’autotrasportatore, il facchino della società di traslochi, lo sviluppatore di siti web e l’avvocato.
E lo rendono tutti anche in termini economici (se tutti agiscono onestamente), permettendo con le loro tasse allo Stato di erogare pensioni e i servizi.
Ecco anche perchè “chi non lavora è scontento, ha l’animo torbido e cupo”: non solo perchè non riesce a mettere in tavola un piatto di minestra, ma perchè si sente (e di fatto lo è) escluso dalla società.
In quest’ottica anche quello del consulente del lavoro è un servizio, e vorremmo darne prova tangibile inaugurando da oggi un filo più o meno diretto con i nostri lettori: vi invitiamo perciò a scriverci senza timore, ponendoci quesiti, suggerendoci argomenti che vorreste venissero approfonditi o chiariti.
Scrivete a contatti@studiobellafioreleone.it mettendo come oggetto “Quesito per sito” e sceglieremo di volta in volta le domande la cui risposta potrà essere più utile per tutti.
Buona settimana e buon lavoro a tutti.
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